Buon anno senza buoni propositi

Quest’anno ho deciso di rinunciare ai buoni propositi per l’anno che arriva. Questo non vuol dire che non cercherò di fare il possibile per essere “migliore” e vivere meglio, ma proverò a passare direttamente all’azione. Come dice il Mahatma Gandhi “I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni“. Con le perle false dei miei buoni propositi ho infilato una collana lunghissima, ma non so che farmene. Nessun centimetro in meno nel girovita, non sono diventata vegetariana, produco quantità enormi di rifiuti, sono super ansiosa con i miei figli e non so ancora parcheggiare in retromarcia. A volerne formulare uno per forza, il buon proposito potrebbe essere quello di fare del mio meglio, pur consapevole che potrebbe non essere abbastanza. Ma per questo restano i sogni e i desideri. I desideri, tutti ma proprio tutti quelli importanti, riguardano gli affetti… I legami che contano e tengono uniti. E i sogni? i sogni si sa non si svelano… si possono solo seguire.
E allora buon anno all’insegna dei sogni inseguiti e realizzati a tutti quanti.
A chi ha già il suo lieto fine,
a chi ancora lo sta aspettando,
a chi si è stancato di aspettare con la mente ma non col cuore,
a chi si è stancato anche col cuore,
a chi rischia di lasciarselo sfuggire,
a chi ne vive tanti quotidianamente, ma non sempre se ne accorge.
Perchè in fondo un lieto fine è un fermo immagine. Dipende solo dal momento in cui decidi di fermare la storia.

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