Per leggere o ascoltare una poesia bisogna sempre partire dal silenzio, perchè la parola sboccia dal silenzio come un fiore sboccia su un ramo. Poi bisogna entrare nel silenzio e aspettare che la parola salga in superficie e rompa questo silenzio con la sua energia. Solo allora potremo accorgerci di quanto questa energia sia straordinaria. Quindi prima di tutto ascoltiamo il silenzio.
(A. Pedemonte, dalla recensione di La poesia è un orecchio di D. Bisutti)
"La persona, sia essa un gentiluomo o una signora, che non trovi piacere in un buon romanzo, deve essere intollerabilmente stupida."
"Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare." Daniel Pennac
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Sai qual è il vero problema? E’ che per ascoltare il silenzio innanzitutto bisogna saper stare con se stessi. Non ne conosco molti, che sono capaci.
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Non lo so… forse siamo abituati ad apprezzare il vaso d’argilla e non il vuoto che sta al suo interno, dimenticando che è proprio quel vuoto che ci rende utile il vaso… o forse ho appena scritto una scemenza citando a sproposito il Tao Te Ching e l’unica cosa giusta che ho scritto e “non lo so” 🙂
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Non è affatto una citazione a sproposito. Anzi. E’ molto, molto appropriata. Ma ripeto, per apprezzare il vuoto dentro il vaso d’argilla, bisogna avere idea di cosa è il Saggio. E cosa sono i diecimila esseri. E tante altre cose scritte nel Tao Te Ching. 🙂
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🙂
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Mi sono imbattuta in un commento che avevo lasciato su questo post http://discutibili.com/2013/09/21/secondo-parere/ e non mi è piaciuto per niente. Nella foga del momento volevo lasciare una testimonianza, un esempio… ma mi sembra di aver banalizzato una cosa speciale. Per cui volevo chiederti, se possibile, di rimuovere il commento. Altrimenti non succede niente eh! 🙂 E’ solo una cosa mia… non mi è piaciuto. Avrei potuto scegliere altri esempi. Avrei voluto scrivertelo in privato, ma non ho trovato un indirizzo email. Ma non a caso, tra i commenti, ho scelto quello in cui si parla del Tao… Grazie comunque.
Sandra
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Hai un’email all’indirizzo associato al blog. 🙂
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io invece non sopporto il silenzio…anche se così non colgo l’energia. Io ho bisogno del rumore, del suono, se poi è musica tanto meglio
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Diciamo che apprezzi il silenzio… nel suo “non essere” 😉
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Concezione ermetica delal poesia… puro suono sul bianco della carte (e del silenzio). E’ la concezione che preferisco.
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Non so se è quella che preferisco perchè non ho finito di esplorarle tutte. Ma di sicuro mi piace:-)
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😉
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