E poi una non si deve sentire una schiappa. E’ tutto l’anno che aspetto il Festival Tuttestorie della letteratura per ragazzi, tutto l’anno. Quest’anno poi ha un tema, la casa, e un nome bellissimo “Tana! Racconti visioni e libri per case e cose da abitare”. Peccato che, appena hanno reso note le date, mi sia resa conto con rammarico che impegni familiari mi avrebbero condotto altrove proprio in quei giorni. Ma non mi sono arresa! No no, ho deciso che almeno qualcosa dovevamo vederla e ho chiesto un giorno di ferie. Abbiamo assistito al bellissimo spettacolo iniziale, siamo finalmente riusciti a farci autografare un libro dal maestro Tognolini (sono 8 anni che lo inseguiamo!), abbiamo visitato la mostra “Immobiliare fiaba” e poi abbiamo deciso di rientrare. E si, perchè io l’ho letto il programma, eh, non avrebbero dovuto esserci altri incontri liberi per stasera. Già l’ho letto. L’ho letto lì, velocemente, mica l’ho studiato e annotata come gli altri anni, scegliendo bene a quali incontri partecipare. Il fatto è che l’ho letto pure male! Appena rientrata a casa ho dato un’occhiata a facebook e sulla pagina del festival c’erano le notizie in diretta dello spettacolo di… Roberto Piumini!!! Roberto Piumini ha iniziato il suo spettacolo appena siamo andati via e io l’ho perso perchè ho letto male il programma. Ma voi avete un’idea di cosa significhi per una persona che si occupa di animazione alla lettura con i bambini, perdere per un pelo un incontro con Roberto Piumini per non aver letto un programma???
Vabbè, ormai è andata, buon Festival a chi potrà goderselo e io intanto mi consolo con la marcetta delle lumache Mongetta e Tzinzigò, chè proprio non riesco a togliermela dalla testa (sperando, magari, di rientrare in tempo per il gran finale di domenica).
Strada è dove sei
strada è dove vai
casa è dove ti riposerai
la lala lala
la lala lala
la lalalalalalala
…. c
Piumini l’ho visto un paio di volte con Caviezel a cantare le sue storielle musicate, tipo l’oca vestita da cuoca e quella hit sulla cacca che, per un certo periodo, durante i viaggi non ci cantava altro che il Cantastorie
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Per me è un mito, non solo per le poesie e filastrocche, ma anche per “Ciao tu”, scritto insieme a Beatrice Masini, che contiene una delle dichiarazioni d’amore più belle di tutti i tempi. Tra l’altro l’avevo anche trascritta qui https://bisus.it/2013/01/15/come-un-certosino-come-un-monaco-tibetano/
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urca se ho presente! un uomo splendido. e i suoi racconti sul treno (il treno elastico, quello di bogotà) per un pendolare sono magìa anche quando non si è più pargoli imberbi.
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Ecco, appunto
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non conosco….ma cercherò di porvi rimedio
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Si, merita davvero!
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L’importante è che hai fato TANA!!
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Giusto, TANA! 🙂
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