Mio marito è un social network

Mio marito è un social network perché nella rubrica del cellulare ha 830 numeri e conosce davvero tutti i contatti.
Mio marito è un social network perché da qualunque parte vada incontra sempre qualcuno che conosce: un collega, uno che ha visitato, uno con cui ha giocato a calcio, uno che ha il figlio che va nella stessa scuola dei nostri, uno che.
Mio marito è un social network perché noi pensavamo che il punto di sopra fosse valido solo per la Sardegna, invece ha incontrato “uno che” anche in un bar di Trento.
Mio marito è un social network perché si ricorda di tutti quelli con i quali ha scambiato anche solo due parole di sfuggita.
Mio marito è un social network perché in realtà non conosce il significato dell’espressione “di sfuggita”.
Mio marito è un social network perché non ha mai salutato nessuno al volo, ma quando incontra qualcuno che conosce il suo corpo assume una posa statica e nonostante la mia impazienza non si muoverà prima di essere aggiornato su tutto. Se poi incontra un calciatore dilettante fermo per qualche infortunio è la fine.
Mio marito è un social network perché quando presenta due persone dice sempre “ti ricordi di…?”. Non concepisce che ci si possa anche non conoscere.
Mio marito è un social network perché da il suo numero anche all’ambulante pakistano in spiaggia dicendogli “se hai problemi chiamami”. E quel ragazzo quasi non ci credeva quando ha fatto il numero e il telefono ha squillato davvero.
Mio marito è un social network perché al ristorante brasiliano ha detto al proprietario che lui ha degli amici brasiliani con la stessa noncuranza con la quale direbbe a uno di Burcei che ha degli amici in paese. E io gli davo calci sotto il tavolo e cercavo di ricordargli a denti stretti che i Brasiliani sono tantissimi, ma loro due stavano già parlando delle conoscienze in comune.
Mio marito è un social network, perchè non ha bisogno dei social network.
Mio marito è un social network perchè è “uno che”.

24 pensieri su “Mio marito è un social network

  1. Wish aka Max ha detto:

    Non arrivo a 830, viaggio sulla metà. Ma se incontro qualcuno non mi ricordo chi è… Ho sviluppato delle tecniche diversive che mi consentono comunque di sostenere una conversazione generale, cercando nel frattempo disperatamente di capire a) dove ci siamo visti b) chi abbiamo in comune c) come cazzo si chiama… 😀 😀 😀
    Una volta ero al bar con un collega e incontriamo questo tizio, che mi dice le solite cose, quanto tempo come stai ti ricordi, dopo qualche minuto di conversazione ci separiamo e mentre torniamo verso l’ufficio il collega mi chiede chi fosse, ho risposto “Boh?” 😀
    Non sono “uno che”. Sono rincoglionito. 😀 😀 😀

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