E’ risaputo che le Birkenstock dividono: ci sono quelli che le adorano e quelli che le detestano. Io, manco a dirlo sto tra i primi, anche se sono consapevole del fatto che alcuni modelli non siano proprio il massimo e che con certe cose proprio non si dovrebbero portare. Ma comunque devo averne sempre almeno un paio di paia. Certo, ora che sono diventate di tendenza è facile, e poi c’è sempre la possibilità di trovarle in rete, ma quindici anni fa davvero non era così. Oggi col marito abbiamo ripensato a una delle sue tante “prove d’amore”, a quando circa quindici anni fa decise di trovarmi a tutti i costi un paio dei miei adorati sandali. Dopo aver battuto senza successo uno per uno tutti i negozi di Cagliari, venimmo a sapere che c’era un distributore a Villasimius, una località turistica a una cinquantina di chilometri da qui. Non ci siamo persi d’animo e abbiamo deciso di metterci in viaggio nel primo pomeriggio per arrivare all’ora dell’apertura prevista per le 5. In realtà arrivammo un pochino prima, ma aspettammo davanti al negozio, tanta era l’impazienza di avere le scarpe (io) e di farla finita con quella storia delle scarpe (lui). Le cinque però arrivarono senza che nessuno si presentasse ad aprire il negozio. E così le 5 e mezzo e poi le 6. Stavamo per rinunciare e tornarcene a casa, quando una vicina ci disse che forse la signora era al funerale di un vecchietto del posto, che si stava svolgendo in quel momento in chiesa, e che dopo magari avrebbe aperto. Dispiaciuti per il defunto, ma anche un po’ irritati per il suo tempismo, decidemmo di aspettare la fine della messa, sperando che la signora del negozio di scarpe non fosse una parente stretta o che comunque si consolasse in tempo per aprire il negozio. Alla fine un po’ di fortuna ci assistette perché la signora arrivò e potemmo finalmente entrare in quello che credevamo fosse una specie di paradiso per amanti delle Birkenstock. In realtà avevano solo un modello, ovviamente quello che mi piaceva di meno, ma qualcosa nell’espressione del marito mi convinse che queste sottigliezze avrei fatto bene a tenerle per me. E devo essere stata proprio brava: per anni è rimasto convinto che quelle orribili infradito modello Kairo fossero le mie preferite.
Prova d’amore reciproca 😉
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Eh si, la sua anche una prova di pazienza 🙂
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Nooo! I Kairo sono bellissimi! Saranno il mio prossimo acquisto 😉
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No, tra tutti sono quelli che amo di meno. Tra gli infradito meglio i Gizeh! Però nel baule dell’auto ho sempre di scorta i vecchi Kairo di allora, che non si sa mai 🙂
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bei sandali! 🙂
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I miei preferiti 🙂
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🙂 se posso permettermi… bei piedi, anche! 🙂 Molto curati! Vorrei curare anche io i miei… 😉 Buona giornata, Sandra! Un abbraccio e un bacione! 🙂
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ma quelle in foto non sono le kairo! qui siamo già ad un livello superiore 😉
(p.s. sai che nelle tue notifiche non si vede l’immagine da dopo il restyling del sito?)
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I Bali sono i miei preferiti! Però, come dicevo a ondn nel baule dell’auto ho sempre di scorta i vecchi Kairo di allora, che non si sa mai 🙂
P.s. Puoi spiegarmi meglio questa cosa delle notifiche? Non si vede l’avatar nelle notifiche dei commenti e dei like di wordpress?
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no, così: https://dl.dropboxusercontent.com/u/50674625/bisus.png (non carica l’immagine)
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ahahah bellissimo modo di raccontarlo.
Ma oggi TUTTA la mia ammirazione va al tuo adorato martirio. No, intendevo marito (maledetti correttori!)
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Il prossimo post sarà sui correttori che ci azzeccano 🙂
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(fiuuuu… ci ha creduto che era colpa del correttore!)
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