A neve ferma

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Ecco, ora pretendere che la panna venisse montata a neve ferma era davvero troppo. Certo, magari speravo in qualcosa che somigliasse un po’ di meno alla mia personale definizione di brodaglia. Ma che venisse a neve ferma non dovevo nemmeno sperarci. Non in giorni come questo, almeno. E’ che mi sono presa proprio un grosso spavento questa mattina quando a fratellominore è venuta una manifestazione allergica. E visto che doveva stare con me a casa ho pensato di accontentarlo e preparare finalmente la torta con cioccolato e panna che mi chiede da un po’. E ho pensato che magari cucinare mi avrebbe tirato un po’ su il morale, ché decisamente non è un bel periodo questo, con grossi guai di lavoro e una casa da arredare senza avere il tempo per farlo e quasi più nemmeno i sogni. E una casa ha bisogno di essere sognata per crescere. Ecco, avrebbe dovuto essere una torta terapeutica quella al cioccolato e panna che abbiamo preparato questa mattina. E almeno per uno dei due sembra esserlo stata, visto che saltella tutto allegro come una pulce. E questo per ora può bastare.
Quanto a me raschio i bordi bruciacchiati e getto la brodaglia nello scarico, pensando a un modo alternativo per far montare l’umore e i sogni. A neve ferma.

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