Ciuffi biondi e pensieri scuri

Alla fine lo ha avuto fratellomaggiore il suo ciuffo biondo. Dopo mesi di tira e molla, musi lunghi e dopo un’abile manovra di avvicinamento intermedia costituita da una tonalità di castano più chiara del suo, ha avuto proprio quello che voleva. Ed è superfelice. Si piace “un botto”, per dirla con le sue parole. E a me, a dire la verità, piace un botto vederlo felice. Quel ciuffo biondo mi piace in realtà molto, moltissimo meno e ho dovuto abbattere molte resistenze interiori per accettarlo. Ché ho sempre avuto pretese di stile che mal si conciliano con certe manifestazioni estetiche. Ma poi alla fine l’ho capito che accettare il fatto che tuo figlio è altro da te, significa anche dargli la possibilità di fare delle scelte che tu disapprovi, almeno fino a quando la disapprovazione è limitata ad un ambito puramente estetico. E dargli la possibilità di starci dentro quella disapprovazione, scoprendo che non succede niente di irreparabile. E anche io ho scoperto che posso starci benissimo dentro la disapprovazione degli altri, di chi pensa che il ciuffo biondo in un ragazzino sia proprio una “tamarrata” e che i genitori del ragazzino in questione difettino di stile. Dentro la mia stessa disapprovazione insomma, perché se allargo un po’ il campo mi accorgo che in questo caso “gli altri” sono anche io. Ma soprattutto ieri sera ho scoperto che il mio ragazzo era sempre lui, “preciso ‘ntifico” anche col ciuffo biondo. Ora tignoso e indolente ora adorabile e acuto. E’ stato a lungo davanti allo specchio, ha provocato il fratellino e si è fatto riprendere più volte per l’uso eccessivo del cellulare, ma poi mi ha chiesto di andare a letto a leggergli un po’ di pagine di L’amore secondo Ismaele, così non pensava troppo a questa cosa della Blue Whale. Perché è triste anche se lui capisce che le cose non possono essere proprio come le presentano in TV e sui giornali e  in generale le cose brutte vengono sempre amplificate e i mezzi di amplificazione oggi sono così tanti e potenti che questa sembra l’epoca peggiore e più buia di sempre, mentre nella storia ci sono stati tanti periodi brutti. E lui non ha paura per se stesso, non ha paura di poter finire dentro quell’orribile gioco, ma gli fa molta tristezza pensare che al mondo possa esistere gente che approfitta in questo modo delle persone fragili che non fanno male a nessuno. Ché anche sotto vanesi ciuffi biondi possono agitarsi pensieri scuri.

6 pensieri su “Ciuffi biondi e pensieri scuri

  1. Pendolante ha detto:

    Anch’io come te lotto contro i miei gusti estetici e pregiudizi di cafonaggine quando mia figlia mi fa certe richieste, ma trovo anche giusto assecondarli e quello “stare” dentro la disapprovazione è cosa che è bene imparino da piccoli o si troveranno adulti sempre alla ricerca dell’altrui approvazione.

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  2. Anisia ha detto:

    Mio figlio ha i capelli rasati a zero per 3/4 di capezza e la parte superiore si presenta con un ciuffo che quando e’ messo bene è pure carino, ma quando ce l’ ha abbassato sembra che abbia una nutria in testa….il primo periodo inorridivo quando il suo compagno di classe veniva a casa a fargli questi tagli bizzarri che lui reputava ” fighi”, da qualche giorno mi ripeto che si tratta solo di capelli, che non c’e’ nulla di male e quindi gli dico che mi piace, ma che penso che certi tagli non lo valorizzino abbastanza, ma lui è fiero di quel taglio e quindi….

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