A proposito di Bisus

Il bisogno umano di amore, di conoscenza, di una filosofia è debole e può essere frainteso; esso sussurra, non urla, ed il sussurro facilmente può essere soffocato
(Motivazione e personalità, Abraham H. Maslow)

Bisus come sogni e visioni in sardo e come BIsogni SUSsurranti. Oltre ai bisogni che urlano, quelli legati alle esigenze fisiologiche dell’organismo, ci sono infatti anche bisogni che sussurrano e non sempre riescono a farsi sentire.
Ecco, questo blog è uno spazio di bisogni sussurranti che a volte hanno voglia di mettersi ad urlare e di sogni sognati due volte (bi-sogni) e anche di più. 

Disclaimer
Qualche volta prendo in prestito delle immagini dalla rete: se qualcuno riconosce le sue immagini e non vuole che vengano pubblicate da altri, basta che me lo faccia sapere e provvederò subito a rimuoverle.

 

 

17 pensieri su “A proposito di Bisus

  1. samina ha detto:

    Bisus vuol dire sogni? che bello! è dolce questa parola, perché mi ricorda il francese bisous, “bacetti”. Come si legge? l’accento è pure sulla u? La s finale si sente?
    Mi ricorda anche “biscotti”.
    Prepariamo allora dei buoni biscotti, per ora che la luce si sta facendo strada e forse ancora non si vede: biscotti di buoni bisous di bisus e di bisus di bisous: auguri!

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    • Bisus ha detto:

      Grazie!
      “Ciascuno cresce solo se sognato” scriveva Danilo Dolci. Magari è così anche per il mondo, ha bisogno dei nostri sogni per “crescere”. Al momento la vedo dura, ma intanto noi non glieli facciamo mancare.

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  2. swannmatassa ha detto:

    Ma questa è poesia pura! Sia il Bisus, la fusione, in parola, di sogni e bisogni (sussurranti), sia la foto della testata, se è per questo. Aggiungo oggi una parola – un concetto – alla mia visione del mondo. A presto!

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  3. luporenna ha detto:

    ” Quando parliamo dei bisogni degli esseri umani, parliamo dell’essenza della loro vita [….] Un musicista deve fare musica, un pittore deve dipingere, un poeta deve scrivere, se vogliono essere davvero in pace con se stessi.” Abraham Maslow
    E poi ….
    « L’educatore che vuole prevenire la solitudine del bambino e costruire una scuola a misura d’alunno, dovrebbe saper ascoltare i bisogni che “sussurrano”.» Annalisa Zaghellini, ” Riflessioni di una neo insegnate”
    E per finire … Grazie! Grazie! Grazie! Per i tuoi meravigliosi auguri
    Tommaso

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  4. Bisus ha detto:

    Grazie a te Tommaso, per essere passato, per le belle citazioni e per avermi fatto ritornare in mente l’autrice dell’articolo che mi aveva ispirato per il titolo del blog. Non era Annalisa Zaghellini, ma cercando il suo articolo sono arrivata al sito di Silvia Blezza Picherle e sono sicura che l’articolo fosse suo. Ora forse riuscirò anche a ritrovare il libro (era forse un catalogo di libri per l’infanzia) in biblioteca:-)
    Sandra

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