Non ho mai avuto particolare simpatia per le varie “Giornata internazionale di” (anche se anni di attivismo e campaigning mi hanno insegnato a riconoscerne in alcuni casi il valore strategico) e la giornata internazionale del libro non fa eccezione. La campagna #ioleggoperché poi mi lascia sempre col dubbio che stiamo qui a suonarcela e cantarcela tra di noi quanto siamo bravi e amiamo leggere. Chè io posso anche raccontarvelo perché mi piace leggere, ma poi magari uno pensa che a leggere libri rischia di diventare come me e sai che paura. E allora forse è meglio se sto zitta. No, zitta no. Continuerò a protestare fino a quando mi sembrerà che non venga difeso abbastanza il diritto di tutti ad avere adeguate occasioni di incontro con i libri e continuerò a leggere le storie ad alta voce, che loro poi fanno tutto il resto.
Buon 23 aprile, giornata internazionale del libro.
Buon libro a te
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Grazie 🙂
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Brava Sandra! Buona festa del libro anche a te! Io l’ho occupata leggendo “La forza delle cose”, di Simone de Beauvoir… Un abbraccio.
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L’hai detto in modo perfetto. Rischia di essere sfoggio di esperienze dentro un circolo e di non smuovere. Ma forse…
Attacchiamoci ai ma forse.
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Già… forse hai ragione…
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Ciao, che bello conoscere qualcuno che si perde ancora tra le pagine di un libro! Eppure io sai non riesco a capire come mai c’è tanta gente che legge, e che scrive sui libri che ha letto, e poi dicono invece che in Italia non ci sono lettori. Non riesco a capire questa cosa.
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