– Allora cosa fai domani per il tuo compleanno? è un compleannone, non vorrai mica farlo passare così, in silenzio? –
– Per prima cosa mi faccio venire un attacco di panico, anzi un paio alla sarda, attacchi di panico multipli, che come dice il mio nuovo idolo musicale da quasi cinquantenne Sade (si legge Sciade mi dicono i figli, e zio Bruce scansati) sono la migliore difesa. Poi si vedrà. –
– Ma dai, lo sai che se lo fai trascorrere così in sordina poi l’attacco di panico ti viene a mezzanotte, ché tu sei una che ha bisogno di segnare il tempo, hai bisogno di riti e di celebrazioni.-
– Più che altro per il momento mi ha segnato lui, il tempo, ma non mi lamento, che in fondo sono anche segni belli o comunque io ho deciso di essere gentile con loro. Che con i corpi che si ridisegnano col tempo bisogna essere gentili e non solo con quelli degli altri. –
– E va bene l’abbiamo capito ti stai preparando ad arrivarci in versione quasi zen alla grande tappa, però non hai ancora detto cosa farai. –
– E’ mercoledì domani, con tutta probabilità un mercoledì ad alto tasso di incasinamento come tutti i mercoledì… –
– Scuse… –
– Ok, va bene ci sto ancora pensando… E poi so già che avrò almeno due regali belli che sono già lì nel cassetto anche se ho promesso di non aprirli. E fratellominore ha già detto che vuole andare con me a comprarmi un regalo che decide lui ma io non devo vederlo, e anche se tecnicamente non ho capito come faccio a non vederlo se devo accompagnarlo io, mi è sembrata una cosa dolcissima. E poi c’è tutta quella gente su facebook che mi farà gli auguri e qualcuno magari mi scriverà pure qualcosa di veramente carino.
– Beep! beep! beep! cinquanta! cinquanta! cinquanta! … Ajò dai, magari non fare niente, ma pensare agli auguri su facebook a cinquant’anni è patetico! E’ da cinquantenni triggerati come direbbe fratellomaggiore anche se ancora non hai capito bene cosa voglia dire!
– Eh no, qui sbagli, che magari ha vinto lui, il tempo, sul corpo, ma sul resto ho vinto io e qualche libertà me la sono conquistata. E se a 18 anni leggevo Konrad Lorenz che mi faceva morire di noia, per darmi un tono e dimostrare di avere una coscienza colta e naturalista e pagavo abbonamenti a numeri di Airone che non ho mai aperto, mentre di nascosto divoravo Harmony e gli insetti non li osservavo, ma se particolarmente fastidiosi li uccidevo, a cinquanta non ho nessun problema ad ammettere di leggere pessimi libri e provare piacere per qualche parola carina letta su facebook. Nessun problema, proprio nessuno. Zero.
– Ok, capito, trascorrerai parte del compleanno a leggere messaggi su facebook (brrr!) e poi?
– Li guarderò in faccia quei cinquanta appena trascorsi e pateticamente, sdolcinatamente, triggeratamente troverò più di un motivo per essere felice. E poi andrò su i internet e cercherò finalmente di capire bene cosa vuol dire “triggerato”, ché a cinquant’anni devi capirlo bene chi sei veramente.
Auguriauguriauguri!
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