Un mese con Haiku

E’ trascorso un mese dal giorno in cui un cucciolo di Border Collie forse ancora più terrorizzato di me (e si che era difficile) è arrivato a casa nostra. Sarebbe dovuto arrivare in una casa nuova più spaziosa e con ampio cortile, ma i tempi storici, le congiunture astrali e le curve epidemiologiche hanno remato contro e visto che gli accordi erano stati presi lo abbiamo dovuto accogliere nel nostro piccolo appartamento (speriamo ancora per pochi mesi) e condividere con lui lo spazio già ristretto per noi 4. Ma ormai comincio a credere di potercela fare per davvero. Ecco alcune cose che ho imparato in questo mese con Haiku.

  1. Posso adattarmi a situazioni alle quali non avrei mai creduto di dovermi adattare, perchè in fondo “la vita è cambiamento: e il cambiamento, vita”
  2. Una volta che le barricate hai imparato a farle per i figli piccoli, ti viene facile riprendere a farle. Anche perché se hai dei figli in fondo in qualche modo le barricate non smetti mai di farle.
  3. In una certa misura quanto detto al punto 2 vale anche per pipì e cacca da raccogliere in giro per casa.
  4. Sebbene non sia mai stata una madre leonessa pronta a difendere i figli in ogni circostanza, ho scoperto che questo istinto può saltare fuori anche nel vedere un cucciolo mordere le caviglie di fratellominore. Ma ho scoperto che lo posso controllare e posso mediare. A fatica, ma ci riesco.
  5. Posso controllare anche la paura di allevare una belva che vada in giro a mordere la gente (il piano B dell’educatore cinofilo nel caso in cui quello A dovesse presentare delle falle è stato molto utile in questo senso).
  6. E’ stato un bene che il tavolo Roche Bobois che avevamo scelto (dando pure l’anticipo) si sia rivelato troppo grande per il nostro soggiorno, perché in fondo nella situazione attuale, posto che Haiku non avrà accesso alla mia scarpiera, la cosa che mi dispiacerebbe di più che venisse distrutta da lui é la mia copia di “Little tree” di Komagata e alcuni albi illustrati con disegno autografo, ma quelli è facile metterli in salvo.
  7. Posso controllare anche la gelosia per il fatto che non mi farà mai le feste come quelle che fa al marito, anche perché per il suo bene e per il nostro è meglio che abbia scelto come capobranco un componente della famiglia con un sistema endocrino un minimo stabile.
  8. Lo sapevo già, ma Haiku me lo ha confermato: il concetto di amore idilliaco è un ossimoro. Le storie d’amore, anche quelle tra umani e animali, hanno poco a che vedere con gli idilli e molto con il coraggio, la pazienza, la costanza, la tenacia e un sacco di altre cose. Ma d’altra parte gli idilli possono essere molto noiosi.
  9. Le classifiche delle cose che contano possono essere continuamente riviste.
  10. Potrò anche riuscire a non farlo entrare nelle camere da letto, ma da altre “stanze” è un po’ difficile tenerlo fuori. Cosí come è difficile rifiutare i suoi “bacetti” anche se ho sempre il terrore di dove potesse avere il muso qualche minuto prima.

3 pensieri su “Un mese con Haiku

  1. diamanta ha detto:

    Io vivo con sei gatti e da poco (ancora) con una cagnolina (di 13anni).
    Tutto quello che hai scritto è vero, non sarei sicura sul punto 10, ovvero sospetto che anche dalla camera da letto sarà difficile farlo rimanere fuori :)))

    ps: quando diventano adulti si calmano 😉

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