Come la pioggia che quasi me ne dimentico poi che dovrebbe voler dire soprattutto vita e che di acqua qui c’è un gran bisogno. Ultimamente anche i frutti tanto generosamente offerti in paese da parenti ed amici sono stati accompagnati da scuse per la scarsità delle piogge, quasi si fossero dimenticati loro di andare ad aprire personalmente i rubinetti del cielo. Ché quando ti ci hanno impastato con l’istinto del dono, vorresti sempre donare al meglio. Quasi me ne dimentico che la pioggia è vita perché è inevitabile che il pensiero vada alla Liguria e agli altri luoghi martoriati oggi che richiamano in mente le ferite ancora aperte e vicinissime di Villagrande, Capoterra, Olbia e altre ancora. E ho troppa paura che piovano anche gli arretrati che questa mia terra non riuscirebbe a sopportare. Come la pioggia anche altre benedizioni fanno paura.
Abbiamo disperatamente bisogno che torni il giusto mezzo, per tante cose a dire il vero… Il giusto ritmo, quello della Terra com’era, quello a cui eravamo abituati e che ci aveva donato così tanto. Stiamo rovinando tutto, temo.
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Già… il ritmo dell’uomo e delle stagioni… Mi sa che quello è andato per sempre. Possiamo solo sperare in un nuovo equilibrio non troppo… squilibrato!
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Eppure da noi l’acqua era ritenuta sacra proprio per le scarse piogge…
e ora….
buon inizio settimana
ciao
.marta
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