Vacanze in ordine alfabetico

A di attesa. Perché le cose buone sono anche difficili e richiedono tempo e le vacanze, anche se da un lato sembrano passare sempre troppo in fretta, dall’altro dilatano i tempi dell’attesa.
B di blocchi da sbloccare, come i mondi o i livelli di certi giochi elettronici che piacciono tanto a i miei figli. Peccato che per sbloccarli nella realtà non esistano trucchi.
C di campeggio. Perché senza i ritmi lenti, i suoni delle vite degli altri la sera prima di addormentarsi e la collezione di rospi nella veranda del bungalow, non è vacanza.
D di desideri. Che stando lì sdraiata al sole li covi proprio bene.
E di ebbrezza, che per qualche attimo l’ho provata, non quella di chi guida in stato di, ma l’altra.
G di grazie. Anche quest’estate ce ne sono stati parecchi da dire. E uno in particolare proprio grande.
H di hits dell’estate, che ormai Andiamo a comandare e Vorrei ma non posto finisce che le canto a squarciagola pure io, con buona pace di Thunder Road.
I di incontri, casuali o cercati, vecchi o nuovi, belli e… no, solo belli. Quelli brutti non sono incontri.
L di luna che anche quest’estate un paio di volte l’ho vista bellissima.
M di mamma. Perché anche se sono bi-madre, moltissimo madre, con tanto di cordone ombelicale non ancora completamente reciso, è bello per qualche momento essere soltanto figlia.
N di nuoto, la grande conquista estiva di fratellominore.
O di ozio, magari solo fisico, ma conta anche quello, eh se conta!
P di pesca, una delle tante grandi passioni di fratellomaggiore che siamo costretti a “condividere”. Perché è vero che le passioni non si possono condividere per forza, ma è vero anche che tra le nostre, di grandi passioni, c’è il vederlo felice.
Q di quando? Perché certe domande mica vanno in vacanza…
R di romanzi rosa, che quest’estate non ne sono proprio venuta fuori dal sottobosco della paraletteratura. Da dipendenza patologica, quasi.
S di storie. Quelle lette, quelle raccontate o sentite per caso dai vicini di ombrellone, che non sempre sono sguaiati e molesti.
T di topolino, quello che fratellomaggiore ha preso e avrebbe voluto tenere, il nonno avrebbe voluto ammazzare, io e il babbo avremmo voluto liberare (lontano, eh), i vicini di bungalow abrebbero voluto non fosse mai esistito. Alla fine ha deciso da solo ed è scappato. Di nuovo dai poveri vicini.
U di urla. E mica potete aspettarvi che la storia del topolino si sia svolta in silenzio!
V di vento che quest’anno non ci ha abbandonato del tutto nemmeno per un giorno.
Z di zie, che se non ci fossero loro…

 

9 pensieri su “Vacanze in ordine alfabetico

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