Ti prepari con cura per l’occasione, scegli un vestito che se non proprio magico è quantomeno clemente, ci abbini gli accessori giusti e vai sentendoti quasi a posto. Poi però li incontri quelli armati di stabilo pronti a colorare di giallo fluo i tuoi chili di troppo. E siccome sono tipi precisi, ci mettono anche a margine la nota di paragone con tuo marito che lui si sta proprio bene, con la sorella ultrasessantenne in splendida forma, perfino la buonanima di tuo babbo che non aveva mai un grammo in più tirano fuori, e infine ti sbattono in faccia la te stessa ventenne, proprio un’acciuga. E tu vorresti dirglielo che la te stessa di oggi se lo sogna di mangiare tutto quello che mangiava quella, ma che a volte ai corpi succedono cose, alcune belle altre meno, e finiscono per ridisegnarsi. E vorresti anche spiegare che con un corpo ridisegnato bisogna essere gentili. Sempre. Come con i disegni dei bambini. Ma poi pensi che se certe cose hai bisogno che te le spieghino probabilmente non le capirai mai e stai per rinunciare, ma non lo fai senza dire la tua: tiri fuori uno stabilo fucsia, disegni un cuore che circondi le loro evidenziature e le loro note e vai per la tua strada.